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domenica 13 maggio 2012

Lo scontro finale. Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo - Rick Riordan - Recensione

Percy Jackson è una famosa saga letteraria del genere fantasy scritta da Rick Riordan.
La serie si compone di 5 libri basati prevalentemente sulla mitologia Greca pur essendo ambientati negli Stati Uniti. E' stato criticato per l'aderenza approssimitavia alla reale mitologia classica.
Dal primo libro è stato tratto un film distribuito nelle sale nel 2010. Il protagonista della saga è un ragazzino di nome Perseus Jackson, da tutti chiamato Percy, che a 12 anni scopre di essere un semidio (mezzosangue nel libro) figlio nientemeno che del dio del mare Poseidone.
Infatti gli antichi dei sono vivi e attivi e il Monte Olimpo, dove essi dimorano, si trova a New York, ancorato al seicentesimo piano dell'Empire State Building.
Nel corso della serie Percy, assieme agli amici Annabeth e Grover e al fratellastro Tyson e Talia (figlia di Zeus resuscitata grazie al Vello), si trova a battagliare contro i Titani, per impedire che essi rimpiazzino gli dei e conquistino il mondo.
In quest'ultimo libro lo abbiamo lasciato alla fine dall'impresa che lo ha condotto nel Labirinto di Dedalo, insieme ai suoi inseparabili amici semi dei Annabeth figlia di Atena, il ciclope Tyson e il buffo satiro Grover. E adesso dove si trova Percy Jackson, semidio figlio di Poseidone e destinatario di una misteriosa profezia? In attesa di compiere i sedici anni, Percy sta pensando di prendersi una vacanza con l'amica Rachel, quando sul cofano della loro auto atterra malamente il pegaso Blackjack direttamente da Beckendorf in tenuta da combattimento. La vacanza, pare, dovrà attendere, perché è giunta l'ora della battaglia finale tra Crono, il Signore dei Titani, e gli dei dell'Olimpo. Certo, sarebbe tutto molto più facile se gli dei non fossero a loro volta in contrasto tra di loro e unissero invece le forze per salvare la Terra dalla devastazione di Crono.
 Ma trovare una mediazione tra i divini Zeus, Poseidone e il terribile Ade sembra ancora più difficile che sconfiggere il tremendo Tifone che sta abbattendo la sua forza devastante sugli Stati Uniti. Ancora una volta saranno i semidei, guidati da Percy, ad intraprendere la più incredibile delle imprese, perché l'armata di Crono è più potente che mai, soprattutto da quando alcuni traditori si sono arruolati nelle loro fila, aumentando il suo potere.


Il libro è scorrevole e si lascia leggere come tutti quelli di Riordan. Consigliato per un bel regalo!

mercoledì 9 maggio 2012

La biblioteca dei morti - Glenn Cooper, recensione

Questo romanzo comincia nel dicembre 782 in un’abbazia sull’isola di Vectis (Inghilterra), quando il piccolo Octavus, accolto dai frati per pietà, prende un foglio di pergamena e inizia a scrivere un infinito elenco di nomi affiancati da numeri. Una lista enigmatica e inquietante.
Ma questo romanzo comincia anche il 12 febbraio 1947, a Londra, quando Winston Churchill prende una decisione che peserà sulla sua coscienza sino alla sua morte. Una decisione atroce ma necessaria.
E poi questo romanzo comincia il 10 luglio 1947, a Washington, quando Harry Truman, il presidente della prima bomba atomica, scopre un segreto che, se conosciuto, scatenerebbe il panico nel mondo intero. Un segreto lontano e vicinissimo. Infine questo romanzo comincia il 21 maggio 2009, a New York, quando il promettente banchiere David Swisher riceve una cartolina su cui ci sono una bara e la data di quel giorno. Poco dopo, muore. E la stessa cosa succede ad altri cinque individui. Un destino crudele e imprevedibile.
E' il romanzo d'esordio di Glenn Cooper ed è un esordio con il botto. Naturalmente,le tre vicende,così apparentemente scollegate tra loro,finiscono col sovrapporsi e mescolarsi attraverso lo scorrere delle pagine del romanzo... Il punto forte del libro risiede certamente proprio in questi salti temporali continui,che stuzzicano il lettore a scoprire cosa lega le tre vicende,e allo stesso tempo rendono l'opera estremamente dinamica e poco noiosa.
Di contro,però',i personaggi sono davvero stereotipati (uno su tutti,il detective "reietto",dedito all'alcool e alle femmine,che si trasforma di nuovo in eroe...),il linguaggio narrativo direi scolastico e, secondo me,la trama mai veramente avvincente,forse anche per la scelta dell'Autore,piuttosto strana,di rivelare l'identità del killer precocemente,concentrandosi,nella parte finale del libro,sulle motivazioni alla base dei presunti omicidi, un po' tipo Io uccido di Faletti... In definiva,una lettura piacevole, leggera,che però, secondo me non appassiona alla lettura come altri romanzi del genere e per questo,non capisco come sia potuto diventare un "bestseller".
Potete regalarlo a una persona un po' noiosetta... :)
Glenn Cooper è nato nel 1953, è cresciuto nella periferia di New York.

lunedì 7 maggio 2012

Carrisi - il suggeritore - recensione

Questo libro è il thriller d'esordio scritto da un autore italiano, che si confronta con un genere finora appannaggio dei grandi autori americani.
C'è però un qualcosa di finto nel manierismo della scrittura di Carrisi. A me è sembrato che abbia visto un po' troppi episodi dei serial televisivi, tipo CSI o Criminal Minds. E l'ambientazione "indefinita", non aiuta. Comunque è una storia che esplora la zona grigia fra il bene e il male. Qualcosa di altamente sconvolgente è successo, che richiede tutta la sagacia degli agenti della Squadra Speciale sotto la onniscente guida dal criminologo Goran Gavila. Il loro è un nemico sfaccettato, che li mette costantemente alla prova in un'indagine in cui ogni cattiveria porta un messaggio. Insomma niente di nuovo da Seven in poi...
Immancabile l'arrivo della bellocia Mila Vasquez, un'investigatrice specializzata guarda un po' nella caccia alle persone scomparse, che forma naturalmente un legame speciale con il belloccio dottor Gavila. Ma naturalmente un disegno oscuro è in atto, e ogni volta che la Squadra sembra riuscire a dare un nome e un cognome all'abisso, ne scopre un altro ancora più profondo...
 Ho fatto una faticaccia a leggerlo. Avevo costantemente l'idea di qualcosa di costruito: come quando si va al cinema e invece di seguire la trama ammiri la splendida fotografia o le musiche scadenti: - troppo sangue e di violenza gratuita,
- personaggi stereotipati, così come le loro azioni e accoppiamenti
- descrizioni leziose e e infinatamente noiose, giusto per riempire le pagine. Ho pensato più volte di abbandonarlo.
E invece, purtoppo sono arrivata al finale. Non voglio rovinarvelo, se avete avuto in regalo questo libro, ma... io non l'ho capito. Auguri a voi che vi avventurerete nella lettura. Sconsigliato, non regaletelo!
Donato Carrisi:

sabato 5 maggio 2012

George RR Martin - I guerrieri del ghiaccio - recensione

Prima di tutto un breve sunto della saga: dove siamo arrivati? Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco/A Song of Ice and Fire (adulti)
1. A Game of Thrones, 1996 (Il Trono di Spade, 1999 + Il Grande Inverno, 2000)
2. A Clash of Kings, 1998 (Il Regno dei Lupi, 2001 + La Regina dei draghi, 2001)
3. A Storm of Swords, 2000 (Tempesta di spade, 2002 + I fiumi della guerra, 2002 + Il portale delle tenebre, 2003)
4. A Feast for Crows, 2005 (Il dominio della regina, 2006 + L’ombra della profezia, 2007)
5. A Dance with Dragons, 2011 (Il guerrieri del ghiaccio, 2011 + altri 2 voumi, a seguire)
6. The Winds of Winter, a seguire
7. A Dream of Spring, a seguire
E’ passato moltissimo tempo dalla lettura delle ultime pagine de "Il dominio della regina" e dell"ombra della profezia" (i due volumi in cui, per ragioni commerciali +€! nel 2006 e 2007, fu diviso Feast for Crows). Mi è venuta una gran voglia di rileggere la saga di Martin anche dopo aver visto la serie televisiva di HBO, a Games of Thrones.

A Feast è stato un libro di passaggio, e questo Guerrieri del Ghiaccio non è molto meglio. L'unico punto positivo è che ritroviamo due personaggi che ci hanno fatto amare la serie, come Danaerys Targaryen e Tyrion Lannister. La parabola di Tyrion è interessante e catartica, mentre la povera Dani si trascina di capitolo in capitolo, circondata da cattivi consiglieri e paralizzata dalle sue scelte per mantenere il potere a Mereen. Una buona idea per mostrare il peso del potere, però forse un po' troppo "sviluppata" (i.e. lunga).
Poi riprendono le vicende alla barriera, anche qui con ben poca azione e poi il vecchio Martin introduce una caterva di nuovi personaggi e di nuovi POV e anche un twist inatteso nella saga dei Targaryen, resuscitando un figlio di Raehgar e della povera Elia.
Insomma tirando le fila, un libro migliore di A Feast, però molto al di sotto degli standard dei primi libri della saga, perchè... la scrittura è buona e i personaggi ben descritti, così come le situazioni e le loro emozioni, ma NON SUCCEDE NIENTE!!!
Comunque buona lettura a tutti i fan di Martin e ... teniamo duro, prima o poi lo finirà!

venerdì 4 maggio 2012

Hunger Games recensione libro

Il Nord America è stato devastato e sulle sue ceneri è nato lo stato libero di Panem. Panem è composto da 13 distretti, (ogni distretto deve provvere a una certa attività) e governati dai tiranni di Capitol City (dovrebbe trovarsi nella zona delle Montagne Rocciose). Ma i distretti più poveri si ribellano e Capitol City li sconfigge, distruggendo il… tredicesimo distretto. Come punizione, da 70 anni, ogni anno, un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni, appartenenti ai 12 distretti rimasti, vengono selezionati attraverso una selvaggia lotteria e obbligati a partecipare a The Hunger Games, un evento televisivo (un reality show) in cui i partecipanti, anche detti “tributi”, sono gettati in una ampia arena all’aperto e costretti a sopravvivere per alcune settimane. E visto che… ne resterà soltanto uno, l’unica speranza di uscirne vivi è… uccidere tutti gli altri.
Katniss, la protagonista, che per sfamare sua madre e la sua sorellina deve andare a caccia tutti i giorni, è ormai adusa ad una vita piena di privazioni, ma il giorno della mietitura (in cui vengono sorteggiati i due tributi che dovranno partecipare al reality) quando sente estrarre il nome di sua sorella appena 12enne si offre immediatamente volontaria. Ci si immedesima subito con lei ed è la protagonista ideale, piena di carattere e anche di fragilità. Un po' meno mi è invece piaciutla figura di Peeta, poco verosimile in realtà. "Hunger Games" è un libro originalissimo, molto appassionante, e con una trama, a mio avviso, eccezionale! Primo di una trilogia di cui in Italia sono stati pubblicati i primi due libri (il cui secondo, "La ragazza di fuoco", lo leggerò prossimamente) "Hunger Games" è adesso anche un film. buona lettura