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mercoledì 11 luglio 2012

Hunger Games 3 Il Canto della Rivolta

Ho finito finalmente la trilogia degli Hunger Games.
Non recensisco il 2 perchè secondo me si tratta di un libro di passaggio, non mi è piaciuto particolarmente, a parte il secondo atto, nell'arena, che aveva qualche spunto interessante.
Secondo me si poteva riassumere la prima parte del libro e metterla in coda al primo e invece iniziare il terzo con i giochi della memoria, 75a edizione!
Infatti tornando a parlare di HG3, quello che manca in questo libro è l'arena! La trama si svolge infatti sull'onda della rivoluzione, però non ci sono vere idee innovative. La parte finale dell'assalto a Capitol City è veramente trita e poi troppi morti attorno a Katniss.
Invece devo dire che questo libro mi ha stupito molto positivamente per come è scritto. La Suzanne Collins riesce a trovare delle vere perle, frasi asciutte e mai banali per descrivere i mutevoli stati d'animo della nostra.
Ho riletto con attenzione alcuni brani e consiglio a chi ama la letteratura o chi si cimenta nello scrivere, di studiare con attenzione lo stile di questo best seller, perchè si può imparare parecchio, a mio modesto parere.
Per il resto la storia, così potente e piena di fantasia del primo libro, qui è piuttosto lineare. La Katniss è sempre lei, meno presente a sè stessa e quindi più in balia degli eventi. Gale è sempre più insopportabile, ma a me non è mai piaciuto e gli altri personaggi sono poco più che abbozzati.
L'unica nota stonata della psicologia di Katniss è la totale mancanza di appetiti sessuali. Capisco che sia dedicato ai young adult, ma in tre libri, non so quante mila parole, possibile che alla cara Katniss non baleni neanche mai una volta in testa il pensiero, l'intenzione o anche solo la voglia di sperimentare il sesso?
Ha solo 17 anni direte voi, ma io a 17 anni non pensavo ad altro ^.^
Comunque lo consiglio, e poi chi ha letto i primi due non potrà farne a meno.

giovedì 5 luglio 2012

Hyperion di Dan Simmons

Ho letto questo libro circa un anno fa, e l'ho dovuto comprare usato perchè era introvabile. Ma adesso Fanucci l'ha ristampato, rinverdendone le sorti.
La trama parla del lontano futuro: nel 2700 gli esseri umani, grazie allo sviluppo della tecnologia dei teleporter, si spostano istantaneamente nella galassia, ma un terribile esperimento, il Grande Errore, ha causato la distruzione della Terra e la diaspora dell'uomo nello spazio, dando vita così a una nuova federazione che unisce tutti i mondi abitati: l'Egemonia dell'Uomo.
Sette pellegrini affrontano un ultimo viaggio verso Hyperion, in cerca delle risposte agli enigmi della loro vita. Ognuno di loro deve raccontare agli altri la propria storia, per farsi conoscere e dimostrare di non essere una spia. I racconti dei sette ruotano intorno ai mondi e alle difficoltà che circondano lo spazio: dalla minaccia degli Ouster, discendenti dei primi coloni che fanno a meno della tecnologia, al ruolo della Chiesa Shrike, temuta da tutti. E in questi racconti sta la chiave che permetterebbe loro di salvare l'umanità.
E' un libro affascinante, pauroso e tagliente come una delle lame dello Shrike. Non è consigliato a chi è digiuno di fantascienza, occorre amare questo genere per apprezzare Simmons, secondo me.
Ci sono delle idee sui personaggi che colpiscono profondamente e scavano nel profondo del lettore.
Il libro è scritto ricalcando i Canterbury Tales e i racconti dei pellegrini vari ci portano in molti mondi diversi, e ciascuno diventa una storia distinta, attraverso la concezione grandiosa e i dettagli. 
Il pianeta di Hyperion è particolarmente ben concepito, con sufficiente varietà, plausibilità, storia e potrebbe realmente esistere da qualche parte.  
Quel vecchio cliché in sci-fi, in cui ogni pianeta ha una caratteristica distintiva - e, probabilmente, una cultura, una lingua, un governo - ha lasciato il posto a qualcosa di più realistico negli ultimi decenni, e Hyperion è un primo esempio di questa tendenza positiva.Simmons ha un enorme talento per la descrizione e soprattutto per le sensazioni dei personaggi.
Vale la pena notare che il plot del romanzo è tanto affascinante per il lettore quanto lo sono i racconti dei pellegrini , delle vere e proprie chicche che vanno da romanzo poliziesco al raccontio di guerra al romance.

Uno dei libri di fantascienza più estremi e più belli che potrete mai leggere.