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lunedì 22 novembre 2010

Harry Potter e i Doni della Morte - Opinione

Molti di voi penseranno di regalare il settimo libro della saga Rowlinghiana a Natale, essendo anche uscito il film. Mi immagino infatti che quanti avessero visto il primo film dei "doni" non riuscirebbero ad aspettare sino a giugno per vedere come va a finire. E quindi probabilmente vorrebbero leggerlo, visto che comunque la storia è già stata scritta.
Prima un commento sul film. Così e così. Bene le scene di azione, la recitazione della Watson eccezionale, discreta la suspense. All'inizio però stenta un po' a decollare ed in alcune parti è noioso. Ma forse la colpa è anche del plot del libro.
Veniamo infatti al volume, oggetto della recensione.
Attenzione **SPOILERS** - NON LEGGETE SE NON AVETE GIA' FINITO IL LIBRO


Il libro è riservato agli estimatori della saga. Chiunque si mettesse a leggerlo senza aver letto gli altri volumi lo troverebbe indigeribile. Lo svolgersi dell'azione è infatti piuttosto lento e la parte del matrimonio e del "campeggio" sono veramente da soporosi mefitica. Il finale si riprende un po' con la battaglia per Howgarts, dove però alla conclusione si riallacciano tutte le open ends lasciate dall'autrice in maniera veramente scontata.

La parte migliore del libro è la storia di Silente, e delle cose che non ha detto ad Harry. Infatti il dubbio che Silente, il suo mentore, possa non essere così adamantino è un colpo da fuoriclasse. Nessuno avrebbe immaginato che il personaggio di Silente potesse essere messo in discussione ed invece la Rowling lo fa con grandissima maestria. Altrettanto bella è la storia dei doni della morte, che riesce  riprendere uno dei "protagonisti" occulti della saga, cioè il mantello dell'invisibilità, inserendolo in maniera credibile nell'ultima ricerca di Voldemort. Ed anche tutta la trama che ruota intorno alle bacchette è credibile e si integra bene nella storia complessiva degli altri libri. Così come il ruolo dei Malfoy si completa.
La cosa che è piaciuta meno è la morte di Piton. Lui è uno dei grandi protagonisti della storia e il suo tradimento non tradimento è la parte portante della storia degli ultimi due libri. Forse si meritava una fine un po' più epica, con la possibilità magari di dire qualcosa a voce ad Harry e non solo lasciargli il filo dei memorie.
Altra cosa bruttarella è l'incontro post-mortem con Silente. Per carità.
Poi effettivamente quello che dà più fastidio è l'assoluta scontatezza di quello che succede. Si procede sfogliando le ultime pagine, già spaendo quello che accadrà, che è la cosa peggiore per un autore di romanzi.


L'unico vero colpo di scena è che Neville uccide Nagini. Il resto più o meno si sapeva già dal terzo libro della saga.
Possibile che Hermione e Ron si debbano mettere insieme?
Possibile che Harry e Ginni si debbano fidanzare?
Possibile che Voldemort debba per forza morire? non potrebbe ravvedersi? non avrebbe anche un significato migliore in un libro per ragazzi?
E poi possibile che lo debba fare per mano di Harry, trasformando quindi un ragazzino in un boia?
Non sarebbe stato più divertente se Harry si fosse innamorato di Bellatrix Lestrange ad esempio? o Hermione di Draco? o Ron di Ginny, introducendo anche il tema dell'incesto ;) ? Ovviamente sto scherzando, però secondo me di più si poteva fare. I buoni sono veramente troppo buoni, e l'unico cattivo che ha un ripensamento è il povero Draco, che alla fine mi sembra forse il personaggio più vero, un adolescente chiamato a fare il lavoro di un adulto che, ovviamente, fallisce per le sue insicurezze.
E comunque in generale ci sono troppi morti in questo libro. La tragedia della morte è molto forte e ha sempre un deciso appeal su un pubblico giovane, ma qui siamo all'eccesso. I personaggi se ne vanno come le mosche, pressochè nell'indifferenza generale. La vera tragedia non è in chi muore, ma in chi resta. Questo dovrebbe essere preso in considerazione dalla nostra amica scrittrice multimiliardaria.


Insomma regalatelo solo a chi vedendo il film è rimasto incantato dalla storia e non può resistere sino a luglio. Altrimenti meglio virare su qualcosa di George RR Martin, se piace il genere fantasy.